Il Teatro Gerolamo

e la Compagnia Carlo Colla e Figli

Da un articolo di Eugenio Monti Colla

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La Carlo Colla e Figli fece il suo ingresso al Teatro Gerolamo nel 1906, e dal 1911 ne assunse anche la gestione. Dal 1911 sino al secondo conflitto mondiale al Gerolamo il sipario si alza alle 20:45 di tutti i giorni, escluso il venerdì, con doppio spettacolo al giovedì e alla domenica e nei giorni festivi. Con la ,crescita" della Compagnia anche il repertorio si misura con una città come Milano: le marionette interpretano melodrammi, fiabe, balletti, i classici della letteratura, riviste, operette, farse, poemi epici e cavallereschi; non vi è genere che resista alla fascinazione con cui gli attori di legno e gli attanti recitano sul palcoscenico. Grandi ditte chiedono spazi pubblicitari sul siparietto e sui programmi di sala. Negli anni Trenta viene addirittura allestito uno spettacolo reclamistico per una importante ditta farmaceutica.

 

Negli anni Cinquanta, durante gli intervalli sono rappresentati veri e propri spot con marionette, scene e costumi disegnati e costruiti appositamente.

Il cinema sceglie i Colla in più occasioni: nel 1916 con Il sogno folle, nel 1935 con I quattro moschettieri di Nizza e Morbelli, ispirato alla rivista radiofonica, nel 1946 con Cristoforo Colombo, Il gatto dagli stivali, Cenerentola e L'orfanella delle stelle interpretati da Candusio e dagli stessi Colla. Manuel De Falla, per la prima mondiale del suo Retablo a Venezia, nel 1932, vuole i Colla di Milano per animare i personaggi creati da Otto Morach. Nel 1952 Carlo 11, causa il suo stato di salute, affida la direzione della Compagnia al nipote Giuseppe. Agli spettacoli della Carlo Colla e Figli con il pubblico comune assistono spettatori illustri del mondo dell'arte e della cultura come Gordon Craig, Strawinsky, Simon Weil, Luchino Visconti, Erminio Macario, Paolo Poli, Lila De Nobili, Filippo Crivelli, Giancarlo Menotti, a testimoniare con il loro interesse e i loro scritti come il teatro delle marionette sia momento indimenticabile per contenuti, emozioni, grande sapienza nel fare spettacolo. Al Gerolamo i Colla continuano sino al 1957.

Ma i tempi sono mutati.

L'avvento della televisione e il dilagare dei cartoni animati polarizzano l'attenzione del pubblico rendendo faticosa la gestione del Teatro Gerolamo, che è anche minacciato di demolizione dal nuovo piano regolatore. Carlo Il Colla, unico sopravvissuto dei fratelli, con quella auctoritas che lo aveva sempre distinto, decide di sciogliere la compagnia e di abbandonare la sala del Gerolamo. L’Amministrazione Pubblica concede dopo esasperanti insistenze che il materiale teatrale sia ospitato nelle Depositerie Comunali di via Meda.

Dopo l'abbandono dei Colla, il Gerolamo è dichiarato monumento nazionale e affidato al Piccolo Teatro di Paolo Grassi.

Nel 1965, dopo otto duri anni di silenzio e di indifferenza sul futuro di questo patrimonio artistico e culturale, Angela, Cesarina, Teresa, Carla, Carlo III ed Eugenio Monti, figlio di Carla, decidono di recuperare il materiale teatrale e di riprendere l'attività. L'anno successivo si allestisce una mostra dei materiali teatrali dei Colla presso l'Università Cattolica del S.Cuore. La Scala offre poi di riprendere per due stagioni consecutive il celebre ballo Excelsior nella Piccola Scala. Nello stesso anno il regista Filippo Crivelli allestisce al Maggio Musicale Fiorentino l'Excelsior con Carla Fracci, Ludmilla Tcherina e altre étoiles della danza e chiede che nel foyer del Teatro siano ricostruiti alcuni piccoli palcoscenici con scene, costumi e personaggi dell'edizione marionettistica dei Colla.

Nel 1970 Giancarlo Menotti, che già nel 1957 aveva offerto ai Colla di trasferirsi nella cittadina umbra per partecipare al nascituro Festival dei Due Mondi, invita la Compagnia Carlo Colla e Figli a rappresentare Excelsior a Spoleto. La presenza dei marionettisti milanesi si ripeterà nel 1971 e dal 1990 ad ogni edizione del Festival con nuove e vecchie produzioni, sempre acclamate e osannate dal pubblico internazionale.

Per tutti gli anni Settanta, sotto la direzione artistica di Eugenio Monti, la Carlo Colla e Figli si dedica alla ricerca filologica, riscrittura e recupero del materiale più valido della compagnia.

L'incontro con il CRT offre dal 1980 agli spettacoli della Carlo Colla e Figli l'occasione di essere conosciuti nel teatri di tutto il mondo.

Fra le più prestigiose realizzazioni di questi anni Prometeo, Aida, La tempesta di Eduardo, la trilogia Omaggio a Goldoni.

Il sodalizio con il CRT si interrompe nel 1994, quando l'Associazione Grupporiani assume anche la distribuzione degli spettacoli della Compagnia Carlo Colla e Figli. Oggi la Compagnia, oltre all'attività di giro, segue una politica di presenza continua a Milano, nell'Atelier annesso alla propria sede, con spettacoli mirati per le scuole  e un repertorio dedicato a un pubblico di amatori.

 

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